Come classificare i vari tipi di acqua presenti in commercio?
La tabella di Vincent, frutto degli studi di Louis Claude Vincent, idrologo e professore d’igiene alimentare francese, ha stabilito i valori necessari per identificare la reale potabilità dell’acqua.
La tabella indica la correlazione fra la quantità delle sostanze disciolte nell'acqua, principalmente composte dai sali minerali, e gli effetti più o meno diuretici sull'organismo umano, associando le disparate marche di acque oligominerali e minerali imbottigliate nel pericoloso PET.
Vincent sosteneva inoltre che l’acqua con residuo fisso alto influisce negativamente sulla salute delle persone. Di seguito vi riportiamo un estratto di uno dei suoi studi:
Il tasso di mortalità per ogni tipo di malattia e in particolare tubercolosi, affezioni cardiovascolari e cancro, è direttamente legato alla qualità dell’acqua distribuita alla popolazione. Esso cresce in modo particolare quando le acque sono molto mineralizzate e rese potabili artificialmente dopo trattamenti chimici.
L'acqua che comunemente consumiamo viene inoltre classificata in funzione di alcuni parametri come ad esempio il residuo fisso.
Residuo fisso nell'acqua, che cos'è e l’impatto sulla salute
Il residuo fisso dell’acqua è costituito dai sali disciolti e pesati dopo evaporazione ed essiccamento a 180 gradi. Misurando la quantità di minerali rimasti in un litro d’acqua ed espressi in mg/L , è un po' come se analizzassimo il DNA dell'acqua.
Classificazione dell’acqua sulla base del residuo fisso
Il residuo fisso consente di scindere le acque povere di sali da quelle ricche. Il Decreto Legislativo 31 del 2011 tratta in modo esaustivo le tematiche inerenti la qualità dell’acqua distribuita tramite la rete idrica dell’acquedotto e destinata al consumo umano. Fissando inoltre il valore massimo consentito del parametro a 1500 mg/L.
Il Decreto Legislativo 176 del 2011 stabilisce anche che su ciascuna etichetta deve essere riportata la concentrazione salina del prodotto, definendo quindi diverse tipologie di acqua:
- Minimamente mineralizzata (residuo inferiore a 50 mg/L). Si tratta di un’acqua povera di sali e altamente digeribile. È l’ideale per i neonati
- Oligominerale o leggermente mineralizzata (residuo compreso tra 50 e 500 mg/L).Fornisce un buon apporto di sali minerali.
- Minerale (valore compreso tra 501 e 1500 mg/L).È adatta alle persone anziane e i soggetti che praticano attività fisica
Il residuo fisso dell’acqua e il suo impatto sulla salute
Le problematiche sono sostanzialmente due:
- problemi di natura tecnologica (incrostazioni e corrosioni);
- problemi di salute (l’acqua non solo viene bevuta, ma utilizzata per cucinare).
Le acque minerali in bottiglia fanno invece eccezione perché non si registrano complicanze del primo tipo.
Chi decide di acquistare l’acqua in bottiglia deve osservare attentamente quanto riportato sull'etichetta della bottiglia d’acqua. Gli elementi da considerare sono la provenienza, la data di scadenza, il pH, il contenuto in sodio e il residuo fisso.
Un alto residuo in linea del tutto generale non nuoce alla salute, ma ogni individuo deve sempre scegliere l’acqua sulla base delle proprie esigenze e dello stile di vita seguito. Esistono per esempio alcune limitazioni per i soggetti affetti da calcolosi renale e ipertensione arteriosa, i primi dovrebbero infatti bere acque povere di Sali, perché queste stimolano la diuresi.
Residui fissi elevati nell'acqua possono inoltre inficiare la salute di tutti quegli organi deputati all'eliminazione di scorie e tossine.
Quando è bene consumare acqua con basso residuo fisso
L’acqua con un basso residuo fisso è indicata in diversi casi:
- Donne in stato interessante. Le future mamme devono essere sempre idratate. L’acqua deve avere un valore inferiore di 30 mg/l è quindi la scelta giusta perché previene l’accumulo di sali e non affatica i reni.
- Combatte la cellulite (soprattutto se povera di sodio) perché favorisce l’eliminazione di scorie attraverso la diuresi. Contrasta, quindi, la ritenzione idrica e depura il corpo.
- Previene l’insorgenza dei calcoli renali.
- Regola la pressione arteriosa.
L’acqua con un scarso apporto di sali favorisce inoltre la depurazione dell’organismo e per questo motivo viene consigliata molto spesso anche dagli operatori del comparto sanitario.
Regolazione del residuo fisso per l’acqua del rubinetto
Il residuo fisso, per l’acqua che esce dal rubinetto, è notoriamente ingente, ma fortunatamente può essere ridotto tramite la separazione molecolare.
L’acqua che scorre nel rubinetto, passa attraverso una membrana dedicata che intrappola all'interno dei suoi fori tutte le sostanze che non riescono a passare.
Il prodotto finale è leggero, ma soprattutto privo di batteri, virus e minerali; si ottiene, infatti, una riduzione del 99,9% delle sostanze disciolte.
Questo trattamento è completamente naturale (non vengono impiegate sostanze chimiche), non altera la struttura dell’acqua e può essere regolato a piacimento al fine di avere la concentrazione desiderata di minerali.
Per raggiungere un risultato simile è quindi necessario installare nella propria cucina un impianto di depurazione. Soluzioni di questo tipo sono offerte da Sorgente Light, leader in Italia nei sistemi per la depurazione dell’acqua a uso domestico e non solo.
